di Giorgio Faletti
Questo libro è su di Shimah, lo spirito della Terra.
Secondo la tradizione dell mito Navajo della creazione, l'universo è concepito come una serie di mondi sovrapposti. Ma al centro esatto di questi mondi c'era e c'è quello che viene chiamato Shimah, lo spirito della Terra.
Caleb Kelso era nato a Flagstaff, una cittadina nel centro dell'Arizona. Lavorava a un progetto talmente ambizioso. Si trattava di un accumulatore in grado di immagazzinare l'energia dei fulmini. Ogni volta che una scarica elettrica screziava il cielo con la sua luce e il suo crepitio, sprigionava energia sufficiente a illuminare per diverso tempo una città come New York.
Jim Mackenzie conosceva bene la gente che viveva a Flagstaff, dove anche lui era nato, ma la vita e la fortuna gli permettessero di andarsene dall'Arizona e da Flagstaff senza nemmeno voltarsi indietro. Adesso, Jim viveva a New York, pilotava l'elicottero privato di un uomo d'affari nel cielo di Manhattan e guidava per le strade una Porsche Cayman S. Aveva fin dalla nascita l'occhio sinistro nero e l'occhio destro di un verde azzurro che ricordava l'acqua di certi mari tropicali.
Jim aveva un vecchio amico, Charles Owl Begay. Era un uomo dello spirito e andava nel deserto a parlare con la sua anima. Charlie era uno che si esprime meglio con i silenzi che non le parole e amava la terra; Jim amava il cielo. ”Se la natura non mi a dato ali, forse non è il mio destino volare” diceva lui e aveva scelto di restare; Jim aveva scelto di andare via.
Uno giorno, Caleb è stato trovato a terra nel posto in cui coltivava le sue illusioni.
Dalla sua morte, Jim aveva ereditato quell'amarezza che si portava dentro. E un cane, Silent Joe, qui non abaiava mai.
In passato, Jim aveva incontrato Cohen Wells, per fare quattro chiacchiere, come aveva detto lui. Ed erano state quattro chiacchiere che in qualche modo avevano cambiato le vite di quattro persone.
La vita dappertutto era solo un fatto chi va come a tutti: piena di albe e tramonti. Ma Jim conosceva che ci erano degli esseri umani in pericolo di vita a causa di una vecchia maledizione indiana.
E come tutti gli indiani, Jim sapeva che la morte era la parte contrapposta alla vita alla quale nessuno riusciva a sottrarsi. Come tutti loro, aveva imparato a convivere con la morte e a credere che era solo un ritorno verso Shimah, lo spirito della Terra da cui tutti gli uomini avevano avuto origine.
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